Elio Calabresi è nato il 20 Febbraio 1942 a Piazza Armerina (Enna).

Figlio di Vincenza Sardella e Carmelo Calabresi, Elio visse la sua infanzia assieme alla sorella Laura in Calabria.

Trasferitosi nella giovinezza a Catania frequentò il Liceo Classico Mario Cutelli e una volta diplomatosi, seguendo anche il desiderio del padre, s’iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza .

Malgrado si fosse laureato a pieni voti ed abilitato alla professione di avvocato, Elio non si sentiva portato verso la vita forense.

Gli studi di filosofia iniziati al liceo lo avevano affascinato ed anche durante il periodo universitario aveva alternato lo studio giuridico a quello filosofico.

Lo appassionava il pensiero dei grandi filosofi di cui leggeva integralmente i testi, permettendogli una più consapevole visione del mondo e una indagine approfondita dell’uomo.

Nel 1969 si abilitò alla professione di Avvocato e anche all’insegnamento della Filosofia superando un bando di concorso a cattedra. Avendo più strade da imboccare seguì le sue passioni e scelse la via dell’insegnamento iniziando subito la sua carriera di docente di storia e filosofia, prima a Noto, poi ad Augusta ed infine a Lentini.

Qui, al Liceo Elio Vittorini, incontrò una collega al primo incarico, Laura Lombardo, che poi diventò la sua futura moglie. Dal loro matrimonio, celebrato nel Luglio 1977, nacque il figlio Marcello nel 1979.

Nominato commissario in un Corso abilitante nel 1973, conobbe Nunzio Sciavarello, il quale, ammirato per la sua cultura e versatilità intellettuale, gli propose la docenza di Estetica all’Accademia di Belle Arti di Catania, di cui allora era il Direttore.

Lasciato definitivamente il liceo, la carriera di Elio s’indirizzò esclusivamente all’Accademia di Belle Arti insegnando negli anni diverse materie: Estetica, Percezione visiva, Cromatologia.

Stimatissimo da alunni e docenti, Elio ha sempre posto la formazione degli studenti avanti a tutto, riuscendo a tirar fuori da ognuno il talento in divenire.

Curioso del mondo e intellettuale ha affiancato l’insegnamento al giornalismo, al disegno e alla pittura.

La sua collaborazione alla testata giornalistica “La Tecnica della scuola” è durata dal 1972 fino ai suoi ultimi giorni. Negli anni ha commentato i cambiamenti legislativi nel mondo della scuola secondaria, dell’Università e delle Accademia di Belle Arti e dei conservatori musicali. Negli ultimi tempi ha scritto diversi articoli sulla politica estera e sui grandi avvenimenti di cronaca nel mondo.

Marito e padre modello di  onestà intellettuale, di cultura e saggezza, si è spento improvvisamente nella sua casa di Catania il 29 Marzo 2013.

Il suo ricordo rimane nei cuori di chiunque lo abbia conosciuto e sulle pagine di questo sito.